Auto-massaggio: mani

Se chiudiamo la mano a pugno, potremo trattenere solo pochi granelli di sabbia. Se apriamo la mano, tutta la sabbia del deserto potrà scorrere fra le nostre dita.

La mano. Una delle parti più chiassosamente operose del nostro corpo. Prendiamocene cura.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, fra pollice e indice, il punto numero 4 del canale energetico dell’Intestino crasso aiuta la distensione della mano e di tutto il corpo. Un punto un po’ sensibile, a volte doloroso. Iniziamo a distinguere fra un dolore che fa male e un dolore che invece rilascia le tensioni. Si sconsiglia di stimolare IC 4 durante la gravidanza.

Porta pressione nella zona del pollice. Al centro della mano c’è il punto numero 8, sul canale energetico del Pericardio, chiamato anche punto della Geisha. Si racconta infatti che quando una Geisha era nervosa, massaggiasse quel punto per rilassarsi, mentre teneva le mani nascoste all’interno del kimono.

Svita e al tempo stesso tira le dita. Respira.

Apri e chiudi la mano, poi scuotila.

Fermati e ascolta la mano su cui hai portato la pressione. Senti differenze con quella su cui non hai lavorato?

Questo momento di auto-ascolto è importantissimo: dovremmo sempre ascoltare il nostro corpo che ci parla. L’auto-ascolto dovrebbe diventare una routine normale e giornaliera. Se abbiamo l’abitudine e ascoltiamo il nostro corpo in maniera corretta, il corpo ci guiderà perché ha una sua saggezza.

Ripeti l’auto-massaggio sull'altra mano. Ascolta il corpo. Respira.

Come ti senti ora?
Com'è il tuo umore in questo momento?
Stai meglio di prima?

Continua la tua giornata con la sensazione di avere mani forti e flessibili al tempo stesso.

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Per ulteriori informazioni sui canali energetici, vedi qui
Per ulteriori informazioni sull’auto-massaggio, vedi qui

Foto di copertina-video per gentile concessione di Alex Bertha su Unsplash
Musica Eternal Structures per gentile concessione di Asher Fulero su Youtube

Foto Geisha con maniche lungo per gentile concessione di Eea Ikeda su Unsplash
Foto mani gentile concessione di Diego Ph su Unsplash

Se hai qualsiasi dubbio o condizione fisica particolare rivolgiti al tuo medico prima di eseguire l’auto-massaggio.


Auto-massaggio: gambe, ginocchia, caviglie

Le gambe, ginocchia e caviglie risentono molto delle posizioni sedentarie o del molto tempo in piedi. Spesso sono affaticate e gonfie.

Inizia a ruotare le caviglie. Non esitare mai a ruotare le caviglie ogni volta che puoi o ne senti il bisogno. Mentre lavori o guardi la tv o ogni volta che ti è possibile, ruota le caviglie, in una direzione e nell’altra.

Passa al ginocchio. Immagina di “fare un panino” con il tuo ginocchio mettendo una mano sulla rotula e l’altra sotto il ginocchio, nel cavo popliteo. Porta pressione con le dita nel cavo popliteo e poi se vuoi esplora delicatamente la rotula cercando se ci sono punti che ricevono beneficio da una digitopressione. Respira.

Poggiando obliquamente il palmo sulla rotula, dove cade la punta del dito medio, sentirai che sotto il ginocchio, verso il lato della gamba, sul bordo della tibia, c’è un punto più sensibile. E’ il punto 36 lungo il meridiano energetico dello Stomaco. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese stimolare il punto Stomaco 36 rinforza il corpo. Si racconta che gli antichi samurai, quando andavano in battaglia, applicassero un chicco di riso su quel punto, con fasce che gli permettevano di mantenere una pressione costante più a lungo possibile, per aumentare la propria forza.

Attenzione alle stimolazioni eccessive. Usa sempre il buon senso e non eccedere mai. Il corpo va trattato con molta cura e rispetto.

Applichiamo la digitopressione ancora lungo il meridiano dello Stomaco, su tutta la gamba. Questo potrebbe aiutare la digestione. Cerchiamo se ci sono altri punti sulla gamba che possono beneficiare di una digitopressione.

Fermati e ascolta la gamba su cui hai portato la pressione. Senti differenze con quella su cui non hai lavorato?

Questo momento di auto-ascolto è importantissimo: dovremmo sempre ascoltare il nostro corpo che ci parla. L’auto-ascolto dovrebbe diventare una routine normale e giornaliera. Se abbiamo l’abitudine e ascoltiamo il nostro corpo in maniera corretta, il corpo ci guiderà perché ha una sua saggezza.

Ripeti l’auto-massaggio sull'altra gamba, includendo caviglia e ginocchio. Ascolta il corpo. Respira.

Se possibile scuoti le gambe.

Come ti senti ora?
Com'è il tuo umore in questo momento?
Stai meglio di prima?

Prosegui la tua giornata con la sensazione di avere gambe, ginocchia e caviglie leggere. Se stai troppo seduto/seduta o in piedi ricorda sempre di aiutare le tue gambe e caviglie con rotazioni e scuotimento.

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Foto di copertina-video per gentile concessione di Alex Bertha su Unsplash
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Immagine del Samurai a cavallo per gentile concessione della Library of Congress su Wikipedia
Foto gambe gentile concessione di Thabang Mokoena su Unsplash

Se hai qualsiasi dubbio o condizione fisica particolare rivolgiti al tuo medico prima di eseguire l’auto-massaggio.


Il potere del Mantra

Un mantra è un suono, una parola o una frase sacra che si ritiene abbia un benefico effetto psicofisico, spirituale e di guarigione. Il significato sanscrito di mantra è "veicolo o strumento di pensiero". Non solo pronunciare e ripetere un Mantra ha un effetto benefico, ma mantiene anche la mente e il pensiero sulla strada giusta, nel senso che aiuta a rompere il ciclo di pensieri ricorrenti e ossessivi che può capitare di avere se si ha un problema.

Il mantra ha quasi un effetto ipnotico.

Molti anni fa ero in Tailandia e ho avuto il privilegio di partecipare ad una cerimonia di monaci buddisti che recitavano il Sutra del Cuore, un antico testo sanscrito. Un momento molto toccante. Ci si sente circondati dal ritmo della recitazione, le molte voci diventano una gigantesca onda di suono e ci si sente parte del coro anche se si è in silenzio. La vibrazione delle voci risuona all'interno del corpo, si riverbera con l'ambiente e ci si sente parte di un tutto. Una sensazione potente.

Ascolta il Sutra del Cuore condotto dal Maestro Zen Taisen Deshimaru Roshi, noto per avere diffuso il buddismo Zen in Europa. La sua voce può essere quasi disturbante se la giudichi senza recitare tu stesso. Se ti fa piacere, clicca qui per il testo, la traduzione e la spiegazione. Se prosegui con l'ascolto sentirai che il sutra viene ripetuto e che il ritmo della recitazione accelera.

Anni dopo, mi è capitato di passare alla cattedrale di Alghero in Sardegna intorno alle 7 di sera, quando le signore anziane recitavano i vespri. Nei vecchi tempi le donne si riunivano sempre in chiesa e pregavano per i loro mariti, fratelli e figli in mare. Pregare insieme era un modo potente per sostenersi a vicenda.

In effetti, mia nonna e le zie, ogni giorno a mezzogiorno e alle 7 di sera, interrompevano ciò che stavano facendo, si alzavano in piedi e recitavano l'Angelus, una preghiera cattolica romana. Ho una zia che lo fa ancora adesso.

Scrivo di seguito il testo dell'Angelus, solo per dare la sensazione del suono.

Se leggiamo il Sutra del Cuore o l'Angelus o una altra preghiera come una sequenza continua di parole, alzandoci in piedi e proiettando la voce, il respiro prenderà un ritmo accelerato ma regolare ed avrà il grande effetto di ripulire la nostra mente da qualsiasi altro pensiero. Come un Mantra.

Ci permetterà di sperimentare l'essere Qui e Ora.

Credo che qualsiasi religione abbia la sua forma di preghiera o canti che producono lo stesso effetto. Il "qui e ora". Un'azione molto potente e ancestrale, una perla di saggezza tramandata attraverso i secoli.

Quindi, non importa come ci arriviamo: troviamo un modo ogni tanto di sperimentare il "Qui e Ora" e lasciamo riposare la nostra mente, la nostra anima e il nostro corpo.

V. Angelus Domini nuntiavit Mariae;
R. Et concepit de Spiritu Sancto.

Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum. Benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui, Iesus. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc, et in hora mortis nostrae. Amen.

V. Ecce ancilla Domini.
R. Fiat mihi secundum verbum tuum.

Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum. Benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui, Iesus. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc, et in hora mortis nostrae. Amen.

V. Et Verbum caro factum est.
R. Et habitavit in nobis.

Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum. Benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui, Iesus. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc, et in hora mortis nostrae. Amen.

V. Ora pro nobis, sancta Dei Genetrix.
R. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus:
Gratiam tuam, quaesumus, Domine, mentibus nostris infunde; ut qui, Angelo nuntiante, Christi Filii tui incarnationem cognovimus, per passionem eius et crucem, ad resurrectionis gloriam perducamur. Per eundem Christum Dominum nostrum.
R. Amen.

Gloria Patri, et Filio, et Spiritu Sancto,
Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.

Gloria Patri, et Filio, et Spiritu Sancto,
Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.

Gloria Patri, et Filio, et Spiritu Sancto,
Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen.

Réquiem aetérnam dona eis, Dómine,
et lux perpétua lúceat eis.
Requiéscant in pace.

Amen.

 

Foto per gentile concessione di Ludde Lorentz su unsplash


Un inizio potente

Tempo fa, parlando con un mio insegnante, ho scoperto che la mattina aveva l'abitudine di fare la doccia fredda, se non gelata. La mia prima esclamazione fu "mamma mia, potrei morire"!

Sono molto freddolosa. Pensai che non avrei mai potuto farlo. Ma chiesi comunque informazioni. Sul significato di tale pratica, sul respiro da adottare, sui benefici.

Molte culture e discipline includono l'esposizione al freddo come pratica.

Scoprii che rinforza il corpo e le difese immunitarie. Aggiungo qui il link ad una ricerca scientifica condotta in proposito.

Incuriosita, decisi di provare la doccia fredda. La mattina seguente, appena sveglia, mi scaldai con la mia routine quotidiana di respirazione, stretching, addominali, flessioni e altri esercizi e mi preparai per la doccia fredda. Pensai "morirò sicuramente".

Il getto freddo mi lasciò senza respiro. La grande sfida è proprio questa: respirare tranquillamente sotto la doccia fredda. Al momento feci una respirazione volutamente forzata e rumorosa, per reagire. C'erano punti del corpo dove sentii di più il freddo. Sul viso. Sulle spalle e la schiena.
Poi però il mio corpo iniziò a rilasciare calore. Non sentii più un freddo fastidioso. Il freddo diventò mio amico. Le preoccupazioni assillanti o superflue si annullarono. Eravamo solo il freddo e io. Nessun pensiero.

Il cambio di umore verso la leggerezza e il benessere fu immediato e fuori dalla doccia mi rimase la sensazione di calore interno. Ma soprattutto, non ero morta!

Ormai è diverso tempo che ho inserito questa pratica nei miei esercizi quotidiani. Mi piace moltissimo e mi dà la sensazione di iniziare la giornata in maniera potente, con molta energia e un grande spirito.

CONSIGLI (se hai intenzione di provare questa pratica!)

  1. Possibilmente fare la doccia fredda la mattina prima della colazione.
  2. Riscaldarsi con movimenti di tutto il corpo prima di fare la doccia.
  3. PRIMA della doccia, spalmare su tutto il corpo olio o altre creme molto grasse per non disidratare la pelle.
  4. ATTENZIONE A NON SCIVOLARE.
  5. Appena arriva il getto freddo, usare la respirazione consapevole. Espirare in maniera rumorosa e veloce. Si inspira dal naso e si espira dalla bocca. Attenzione all'iperventilazione. Se gira leggermente la testa riprendere la respirazione normale e uscire dalla doccia stando attenti a non scivolare.
    Con la pratica e il tempo si sarà in grado di stare sotto la doccia respirando in maniera naturale e calma.
  6. Stare sotto la doccia per il tempo che si sente piacevole, senza forzarsi.
  7. Non è necessario bagnarsi i capelli se non si vuole. Si può usare una cuffia da doccia per includere anche il viso e, se si vuole, la testa sotto il getto.
  8. Appena usciti dalla doccia asciugarsi bene e vestirsi subito in modo da non prendere freddo.
  9. Attenzione: se si ha l'influenza o non si sta bene è meglio evitare di fare la doccia fredda. E' uno stress per il corpo, un "eustress", uno stress buono, che stimola la risposta immunitaria. Però se il proprio corpo sta già combattendo un'influenza è già sotto stress, meglio evitare di sovraccaricarlo.

Se si vuole estremizzare la pratica, si può visitare il sito di Wim Hof, un atleta che ha creato un metodo partendo dalle antiche pratiche Pranayama (respirazione) e dall'uso del freddo e che ha collaborato a vari esperimenti scientifici per provare il beneficio di queste tecniche.

La mia raccomandazione è sempre quella di iniziare le pratiche nuove con buon senso e in maniera graduale, senza estremizzare o forzarsi e soprattutto ascoltando sempre il feedback del proprio corpo, su come si sente e come sta reagendo alle nuove pratiche.

Buon inizio di giornata potente!

 

Foto gentile concessione di Katie Barnes su Unsplah


Medicina occidentale e medicina cinese

Non essendo un medico, non voglio avventurarmi in spiegazioni scientifiche. In questo post scrivo solo un'opinione personale sull'argomento perché si parla molto di medicina cinese e terapie alternative contro la medicina occidentale "ufficiale". Io non le vedo contro.

Penso che la medicina occidentale abbia ottenuto grandi risultati e sia fondamentale. Terapie avanzate, bioingegneria, antibiotici, vaccini... Dal mio punto di vista è insostituibile.

D'altra parte, la medicina cinese e le terapie alternative possono essere un valido aiuto in alcune situazioni.

Ma quello che volevo condividere con voi in questo post è la frase di un caro amico medico, Daniele Serra, che è solito dire: "se prendi erbe invece che antibiotici, non significa che stai seguendo un terapia alternativa. Non è l'erba che è alternativa. Alternativo è l'approccio che un paziente può avere nei confronti della malattia. Essere consapevoli del proprio corpo e della propria psiche, cambiare il proprio stile di vita se questo aiuta a guarire, reagire o ancora meglio "agire" sulla malattia, facendo un sano movimento e mangiando bene. Questa è medicina alternativa."

Lo stesso Ippocrate, (460-375 avanti Cristo), considerato tradizionalmente il padre della medicina occidentale, oltre a raccomandare erbe, terapie o diete specifiche ai suoi pazienti, quando possibile prescriveva loro una settimana sulla bellissima isola di Kos e poi vedere due tragedie e una commedia. Quindi, prendersi una pausa per allontanarsi dalle proprie abitudini e vedersi "dall'esterno", ed esplorare la propria anima.

A questo punto, si può usare la fitoterapia o il trattamento antibiotico o quello che è necessario per stimolare e innescare l'autoguarigione del corpo. Perché il corpo è programmato per l'autoguarigione.

E per questo motivo, un altro caro amico medico, con un'espressione ironica, ama dire: "è importante essere sani per potersi ammalare". È importante riposare, mangiare bene e fare un'attività fisica per avere un corpo pronto a combattere le malattie.

Quindi, se usiamo erbe o antibiotici non importa. Quando necessario, troviamo un medico onesto e competente che sappia aiutarci a capire quale terapia dovremmo seguire e non lasciamoci trasportare dai passaparola, le mode, le ansie e le ipocondrie dell'ultimo momento.

 

Foto per gentile concessione di Bradley Dunn su unsplash


Una passeggiata nell'acqua

Adoro camminare nell'acqua. Durante una delle mie ultime passeggiate, ho incontrato un cormorano, che galleggiava con calma.

Ho pensato a quanto fosse interessante la sua compostezza. Esternamente era molto calmo, mentre sotto il livello dell'acqua agitava rapidamente le zampette per tenersi alla giusta distanza da me.

Mi chiedo se noi esseri umani possiamo fare la stessa cosa: rimanere calmi all'esterno se siamo irrequieti dentro e restare calmi dentro se ci muoviamo rapidamente...

Foto: Maura Garau


Il sistema energetico all'interno del nostro corpo

La medicina tradizionale cinese afferma che il nostro corpo è attraversato da un sistema di canali energetici (chiamati anche meridiani) in cui scorre l'energia vitale della persona.

Molte discipline, dall'agopuntura allo shiatsu, dal qigong ad alcune arti marziali, si basano sul concetto di canali energetici per mantenere e migliorare il benessere mentale e fisico della persona.

Secondo la medicina tradizionale cinese, i 12 principali canali energetici sono collegati ai seguenti organi:

Polmone e Intestino crasso
Milza-pancreas e Stomaco
Cuore e Intestino tenue
Mastro del Cuore (o Pericardio) e Triplice riscaldatore (il triplice riscaldatore non esiste nella medicina occidentale)
Rene e Vescica urinaria
Fegato e Cistifellea

Secondo la medicina tradizionale cinese, l'energia che fluisce in questi canali è associata alla funzione fisiologica degli organi, ma si espande anche ai livelli emotivo, mentale e spirituale della persona (ad esempio, lo stomaco ha la funzione di digerire, ma può anche avere la funzione di nutrire una persona emozionalmente).

Secondo alcune discipline e studi, l'agopuntura, la digitopressione, gli esercizi di respirazione, la meditazione e lo stretching di parti specifiche del corpo possono stimolare e riequilibrare l'energia all'interno dei meridiani, portando grandi benefici psicofisici.

 

Immagine tratta da Wikipedia: 
https://en.wikipedia.org/wiki/Meridian_(Chinese_medicine)#/media/File:Chinese_meridians.JPG 


Aperture

C'è sempre qualcosa che mi affascina quando vedo dei muri antichi con una finestra aperta sul cielo.

Mi chiedo a cosa serviva quella finestra, chi vi si affacciava, che cosa guardava.

Ma soprattutto mi piace l'idea di intravedere il cielo attraverso un muro. Come se, nonostante le barriere della vita, ci sia sempre una fessura che possiamo trovare, un'apertura, uno spiraglio, da cui possiamo prendere aria, passare, aprire i nostri orizzonti.

 

Foto: Maura Garau


Una luce nel buio

Il Tora Kan Dojo è una scuola per lo studio e la pratica del GoJu-Ryu Karate-Do e della meditazione Zen. Nella periferia di Roma, tra edifici grigi, strade anonime e radure dimenticate, non si immaginerebbe di trovare una scuola del genere: porta luce a molti studenti, giovani e adulti.
Ragazzi di strada, abbandonati a se stessi, hanno trovato nel Dojo una guida e sono diventati esseri umani consapevoli, liberi di esprimere se stessi al meglio.

Il grande Maestro Jigoro Kano, fondatore del Judo, promuoveva l'educazione perché era convinto che fosse la salvezza del mondo.

Spesso, dopo aver letto un quotidiano o ascoltato le notizie, sentiamo un senso di pesantezza e tristezza. Ci chiediamo in quale mondo viviamo. Sembra che ci siano crisi infinite, violenze dopo violenze. Ci chiediamo che tipo di persone noncuranti popolino il pianeta.

Bene, non dimentichiamo che anche se non appaiono nelle notizie, molte persone premurose stanno facendo delle buone cose per il pianeta. Persone normali, attraverso piccoli o grandi progetti, contribuiscono al mondo con qualcosa di positivo. Ognuno con il proprio talento e le proprie capacità.

Nessun progetto è troppo piccolo se viene creato e gestito con un cuore sincero. Senza egoismo né irrisolti problemi inconsci.

Contribuiamo al benessere del pianeta. Anche una piccola azione è importante.

 

Foto: Maura Garau


Da secoli sdraiati

Gli scogli, da secoli sdraiati nel mare, hanno vissuto tempeste e calma piatta, ascoltato pescatori e amanti, testimoniato amicizie e disperazione, osservato galeoni ed eserciti, guerre e fughe, commedie e tragedie.

Sereni. Continuano la vita sereni.

Così come la terra su cui ci troviamo brevemente di passaggio.

Tranquillamente.

Foto: Maura Garau