Il benessere non esiste
Il benessere non esiste.
Un'affermazione provocatoria per dire che il benessere non è un oggetto definito che si può comprare. Non è uno status immutabile.
Il benessere è una ricerca continua. Ogni giorno siamo diversi e ogni giorno dovremmo ricercare il nostro benessere attraverso una miriade di piccole azioni che ci possono aiutare a ritrovare il nostro equilibrio. Nonostante gli eventi a volte possano essere contro di noi. Dovremmo trovare il nostro miglior equilibrio possibile per qualsiasi situazione in cui ci troviamo.
Quando il tempo stringe, il lavoro si accumula, gli impegni urlano, il corpo fa male, la gente ci chiama... una pausa caffè non è più sufficiente. Né lo è un'ora in palestra due volte alla settimana.
La pausa dovrebbe diventare un respiro profondo. Molte pause, molti respiri profondi. Più volte al giorno.
La pausa diventa uno stiracchiarsi e un momento per distendere la schiena. Creare spazio fra le nostre vertebre, fra le nostre cellule nervose e nel nostro io. Nel nostro corpo e nella nostra mente.
Ogni giorno. Molte volte al giorno. Iniziamo a creare l'abitudine al benessere.
Pensiamo ai felini. A quante volte durante il giorno si stiracchiano e si distendono e fanno stretching. Impariamo da loro.
"Non ho tempo. Mi dimentico di farlo ”...
Troviamo il tempo. Mettiamo una sveglia. Usiamo un promemoria. Troviamo la via.
Andiamo a trovare il nostro corpo, prima che il nostro corpo venga a cercare noi.
La ricerca per il benessere quotidiano esiste. E inizia da un respiro profondo e dal creare uno spazio all'interno del nostro corpo e della nostra mente.
Foto per gentile concessione di Zoltan Tasi su unsplash
Una definizione del benessere (di Frédérique Guern)
Pubblichiamo il seguente articolo per gentile concessione della psicologa e operatrice shiatsu Frédérique Guern
La parola benessere è diventata molto comune e il marketing la utilizza per attirare nuovi clienti e creare nuovi bisogni, basti pensare ai bagnoschiuma e alle creme per il corpo che promettono momenti di benessere, ai prodotti per la casa che creano oasi di benessere, ai tour operator che propongono viaggi benessere oppure ad alcuni prodotti agroalimentari, gli "smart food" che favoriscono lo stato di benessere del corpo.
Sembra che la ricerca del benessere sia diventata la nostra principale occupazione, senza però averne una definizione precisa.
Alla parola benessere si associa quasi immediatamente la parola salute. In effetti nel 1948 l'OMS
dichiarava che "la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solamente
un’assenza di malattia", mettendo in evidenza che l'assenza di malattia non era sufficiente per
accedere al benessere ma che altri fattori interni ed esterni all'individuo la influenzano.
Dare una definizione al benessere dunque non è un'operazione facile perché non si limita alla sola
dimensione di salute corporea ma si espande in tutte le dimensioni dell'essere umano (corporee,
emotive, mentali, spirituali) ed assume un significato soggettivo rispetto al quale non si possono
definire a priori criteri fissi e standardizzati.
Nel suo rapporto del settembre 2011, la Commissione Salute dell’Osservatorio Europeo su Sistemi e
Politiche per la Salute propone la definizione di benessere come "lo stato emotivo, mentale, fisico,
sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro
potenziale personale nella società".
Come si legge nel rapporto, tutti e cinque gli aspetti sono importanti, ma ancora più importante è che
questi siano tra loro equilibrati per consentire agli individui di migliorare il proprio benessere
e quello della società nella quale sono inseriti, creando un circolo virtuoso di benessere individuale e
collettivo.
I principali fattori che sono stati valutati sono la salute, la famiglia, la situazione finanziaria, la casa, gli
amici, la soddisfazione professionale, l'educazione, il tempo libero. Spesso gli uni con
gli altri sono connessi, creando un intreccio sul quale si può sviluppare il sentimento di benessere.
Un sociologo potrebbe dare una definizione e uno sguardo localizzato più sull'ambiente, sull'accesso
all'educazione per dare linee guida per il raggiungimento del benessere.
Un neuropsicologo potrebbe identificare alcune zone specifiche del cervello umano che si attivano, neurotrasmettitori che rilasciano sostanze benefiche che provocano sensazioni di benessere.
Per dare una mia personale definizione di benessere direi che è una sensazione di armonia, di pace
tra corpo e spirito e tra me e l'ambiente che mi circonda. Questa sensazione è appagante, gratificante
e può avere vari gradi. E' diverso il benessere provato quando si beve un bicchiere d'acqua fresca in
una calda giornata estiva da quello che si può vivere una notte osservando le stelle e ci si sente in
perfetta comunione con l'Universo. Questa esperienza di un sentimento di unità, di comprensione e
di piena consapevolezza, Romain Rolland nella sua corrispondenza con S. Freud nei primi anni del XIX,
l'ha chiamata "sentimento oceanico". Una caratteristica accomuna queste due esperienze di
benessere; è l'essere fuggevole: non dura a lungo nel tempo ed è unico e irripetibile.
Se definire il benessere è un'operazione complessa, possiamo però identificare delle pratiche che
permettono di raggiungere uno stato di benessere globale o di ripristinarlo quando l'equilibrio è stato
rotto. Nella mia esperienza di psicologa e operatrice shiatsu, la pratica più semplice parte dal corpo.
Ascoltare il proprio corpo, diventare consapevoli della meraviglia del corpo umano favorisce una
buona relazione tra se stessi e il mondo, una forma di risonanza positiva che gratifica e procura
rilassamento, senso di appartenenza, connessione con l'Universo.
Un corpo accolto e ascoltato permette alla mente di quietarsi, dandoci la possibilità di osservare il nostro stato emotivo e mentale e se necessario trasformarlo per ripristinare uno stato di benessere.
Nella vita quotidiana, occupati dal lavoro, dalla cura della casa, della famiglia, ci dimentichiamo di
avere un corpo. La nostra mente è impegnata a programmare le varie attività a venire o a rimuginare
situazioni del passato. Così facendo perdiamo la possibilità di sperimentare il benessere. La pratica più
immediata, per ri-appropriarci del nostro corpo, è riportare l'attenzione al nostro respiro con la
respirazione consapevole.
Inspiro sono consapevole di inspirare, espiro sono consapevole di espirare, respiro dopo respiro, momento dopo momento, torno al centro, a casa nel mio corpo. Allora abbiamo la possibilità di cogliere la meraviglia del corpo umano nella sua complessità e se percepiamo delle tensioni, possiamo comprendere la loro natura profonda e rilasciarle. La pratica della respirazione consapevole ha il grande vantaggio di essere disponibile in ogni momento della giornata, in qualsiasi luogo, immediatamente. La respirazione consapevole non è solo un buon modo per sentirsi bene, vivi
e presenti ma è soprattutto un gesto d'amore e di benevolenza verso se stessi che a poco a poco -
come il sasso nello stagno che crea cerchi che si allargano - aiuterà anche chi ci sta vicino, dovunque
siamo.
Foto per gentile concessione di Ingrid Santana su Pexels
Preoccupazioni
Ogni tanto, se mi affiora qualche grossa preoccupazione magari per un lavoro che sto portando avanti o altri aspetti della mia vita, mi viene in mente l'immagine di un passerotto gonfio di piume e ricordo i seguenti versi:
Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non mietono e non raccolgono in granai... Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura di sé. Basta a ciascun giorno il suo affanno.
Trovo questi versi interessanti perché esprimono l'incertezza delle nostre vite fragili in cui è facile entrare in ansia e preoccuparsi. Pagamenti, lavoro, salute, orari, spostamenti, affetti, solitudine...
Gli animali emanano la bellissima qualità di vivere nel presente. Con una presenza totale di corpo e mente unificati.
Il passerotto di questa foto ha gonfiato le sue piume per tenersi caldo mentre il gelo riveste i rami di un albero spoglio. Non sembra agitato dal pensiero di cosa mangerà per cena. Sembra calmo, in accettazione totale di quello che la vita gli propone. Fa quello che c'è da fare. In questo momento, scaldarsi e osservarsi intorno. Sereno. Stabile. Non è disinteressato o noncurante. Al contrario, sa che il fare e "l'affanno" di ogni giorno bastano. E si prende cura solo di quelli.
Prendersi cura ogni momento di ciò che c'è da fare al momento, prepara il futuro migliore possibile, stando nel flusso della vita e dell'universo. Il passerotto non ha studiato ma sembra saperlo.
Foto: Pixabay su Pexels
Esercizio di rilassamento: il tuo doppio (dal Maestro Stefano Andrade)
Il Maestro Stefano Andrade, insegnante di arti marziali*, ci ha gentilmente suggerito il seguente esercizio di rilassamento.
"Durante i miei numerosi anni di insegnamento ho potuto osservare che la maggior parte dei miei allievi, anche quelli atletici e muscolosi che lavorano in maniera specifica sul proprio corpo, hanno diverse tensioni accumulate che non gli permettono di raggiungere la piena potenzialità del proprio movimento. Ho dunque integrato nella parte iniziale delle mie lezioni numerosi esercizi di rilassamento. Quello che vi propongo qui è molto semplice, basico, che si può fare in qualsiasi momento del giorno e in qualsiasi posto, quando ci si accorge di avere una tensione, fisica od emozionale, e si ha bisogno di ritrovare calma. E' un esercizio di visualizzazione, in cui si immagina di avere vicino il proprio doppio. Sì esattamente, una copia di se stessi."
Se possibile, le prime volte è meglio iniziare stando sdraiati; è più facile:
- Immagina il tuo doppio, (la copia esatta della tua persona), vicino a te.
- Immaginala completamente rilassata.
- Com'è il tuo corpo rilassato? Come respira? Sorride?
- Non ha più pensieri assillanti. E' sereno. La mandibola è morbida. Gli occhi distesi. Respira lentamente.
- Immagina di entrare in questo tuo corpo rilassato. L'effetto è immediato.
- Senti la tua muscolatura che si ammorbidisce. Il respiro si calma e diventa più profondo.
- Goditi questa bella sensazione di rilassamento.
- Continuando la visualizzazione, riporta il tuo "doppio rilassato" all'interno di te.
- Sei un'Unità. Mantieni lo stato di rilassamento acquisito e continua serenamente la tua giornata.
*Il Maestro Andrade è anche un esperto di massoterapia e altre forme di trattamenti. È il fondatore di Pneumatraining®, specializzato nell'ottimizzazione del movimento e della respirazione per il potenziamento della performance degli atleti, la riduzione delle tensioni e la gestione dell'ansia.
Foto gentile concessione di Hiva Sharifi su Unsplah
Un dolcissimo essere umano
Quanto è dolce questa anziana signora? Sprofondata in una poltrona di velluto, fra maglioni di lana, cuscini e coperte per il freddo invernale o estivo, è intenta a infilare, ancora senza occhiali, il filo nella cruna dell'ago.
Cucire. Rammendare. "Mi sento utile così".
La vecchiaia non la vuole vedere nessuno. La considerano brutta. Ma ha molta bellezza e dolcezza dentro, se la si accoglie e la si accompagna.
Prendersi cura di un genitore anziano vuol dire accompagnarlo dolcemente in una fase molto delicata della sua vita. Fragile e vulnerabile. Rispecchia la nostra fragilità e vulnerabilità.
E i dialoghi a volte diventano surreali, perché questi dolcissimi esseri sono già andati oltre, al di là del bene e del male, ma hanno sempre un filo logico e una profonda filosofia. "Siamo qui solo di passaggio."
101 Storie Zen, Adelphi Editore
Il gatto ama stare con la nonna
Foto 1 e 3: Maura Garau
Foto 2: Cecilia Garau
Auto-massaggio: collo
Il collo è uno dei punti piu delicati del nostro corpo, in cui lo stress e le cattive posture si accumulano e sedimentano, soprattutto se stiamo tanto tempo fermi davanti ad uno schermo (cellulare, computer, tv, etc.) o se abbiamo il cuscino messo male quando dormiamo o se serriamo i denti. Il collo va trattato con speciale rispetto e delicatezza.
Raddrizza il capo. Con la mano a becco afferra il retro del collo e tira. Fai movimenti rotatori con la testa mentre tiri con la mano a becco.
Chiudi gli occhi, porta il mento verso il petto e ruota la testa dolcemente verso destra e verso sinistra in un semicerchio. Evita di andare all’indietro con la testa per non schiacciare le vertebre cervicali.
Respira.
Raddrizza la testa e continua a massaggiare con movimenti rotatori delle dita. Regola la pressione a seconda della tua necessità. Mentre massaggi fai delicati movimenti rotatori con la testa.
La prima vertebra della nostra colonna vertebrale, che collega il cranio alla spina dorsale, si chiama “atlante”.
Immagina di deporre delicatamente e con leggerezza il tuo capo sull’atlante, lasciando quasi uno spazio fra la testa e il collo, come se ci fosse in mezzo una morbida nuvoletta.
Pensa alla figura mitologica di Atlante, condannato a portare il mondo sulle sue spalle e pensa al nome di questa vertebra.
Spesso noi, con i nostri pensieri, facciamo come Atlante: portiamo carichi pesantissimi e la nostra testa pesa sul collo creandoci dolori o altri fastidi. Per alleggerire la testa e il collo, ogni tanto proviamo a non concentrarci su nessun pensiero ma lasciamo scorrerre preoccupazioni, ansie e ripensamenti senza attaccarci a niente. Diamoci alcuni minuti di pausa dai nostri pensieri e preoccupazioni. Immaginiamo di appoggiare la testa molto delicatamente e con leggerezza sul nostro collo.
Come ti senti ora?
Com'è il tuo umore in questo momento?
Stai meglio di prima?
Prosegui la tua giornata con la sensazione di avere il collo libero, con la testa leggera che ti tira dolcemente verso il cielo mentre il coccige ti tira dolcemente verso la terra.
Crea Spazio nella Tua Vita e nel Tuo Corpo!
Per ulteriori informazioni sull’auto-massaggio, vedi qui
Foto di copertina-video per gentile concessione di Alex Bertha su Unsplash
Musica Eternal Structures per gentile concessione di Asher Fulero su Youtube
Foto del collo per gentile concessione di Deb Kennedy su Unsplash
Immagine della vertebra cervicale 1 per gentile concessione di Anatomography su Wikimedia Commons
Disegno di Atlante di Baldassare Tommaso Peruzzi 1481–1536 The Metropolitan Museum of Art, New York
Foto di Atlante per gentile concessione di Luis Miguel Bugallo Sanchez su Wikimedia Commons
Se hai qualsiasi dubbio o condizione fisica particolare rivolgiti al tuo medico prima di eseguire l’auto-massaggio.
Auto-massaggio: spalle
Se hai già praticato l’auto-massaggio del collo avrai notato che le spalle sono spesso coinvolte nel rilassamento del collo e non possiamo veramente separare i pezzi del corpo. Per fortuna! Siamo un’Unità e il malessere o benessere di una parte del corpo può influenzare anche altre zone del corpo. Qui esploriamo l’auto-massaggio delle spalle separandole dal collo e dal resto del corpo solo per lo studio e la pratica, ma non dimentichiamoci mai che siamo un’Unità.
Quante tensioni si accumulano sulle spalle! Durante il giorno e negli anni. Le spalle sono molto sensibili allo stress. Se le trattiamo bene e le rilassiamo, potrebbero persino aiutarci a dormire meglio.
In posizione seduta o in piedi, respira.
Con la mano opposta, inizia a massaggiare una spalla. Pensa di impastare la pasta per fare il pane. Muovi il collo dolcemente se ti aiuta e pensa di impastare, ammorbidire e amalgamare la pasta.
Sentirai un punto appena oltrepassato il bordo della spalla, più o meno a metà fra la prominenza della settima vertebra e la fine dell’osso della spalla. Un punto un po’ sensibile, a volte doloroso. Inizia a distinguere fra un dolore che fa male e un dolore che invece rilascia le tensioni. E’ il punto 21 sul canale energetico della Vescicola biliare. In cinese è anche chiamato “pozzo della spalla” perchè esercitandovi una pressione si arriva in profondità nel corpo. Durante le sessioni di meditazione Zen, il monaco che si occupa di controllare la pratica, può dare un colpo con un bastone di legno piatto, (chiamato Kyōsaku o bastone dell’incoraggiamento), proprio sul punto di Vescicola biliare 21, sulla spalla destra del praticante, magari per risvegliarlo se si stava addormentando.
A volte è lo stesso praticante che chiede di ricevere un colpo di Kyōsaku, se si sente intorpidito, distratto o disturbato dai propri pensieri.
La stimolazione di questo punto è talmente profonda che il colpo di Kyōsaku si dà sulla spalla destra, nel lato del corpo dove non risiede il cuore, non sulla spalla sinistra.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese Vb 21 è un punto molto benefico per il rilascio e il rilassamento delle spalle e del corpo. Premilo dolcemente ma con fermezza andando verso l’interno. Fallo per tre volte o più a seconda delle tue necessità.
Fermati e ascolta la spalla su cui hai portato la pressione. Senti differenze con quella su cui non hai lavorato?
Questo momento di auto-ascolto è importantissimo: dovremmo ascoltare il nostro corpo che ci parla. L’auto-ascolto dovrebbe diventare una routine normale e giornaliera. Se abbiamo l’abitudine e ascoltiamo il nostro corpo in maniera corretta, il corpo ci guiderà perché ha una sua saggezza.
Ripeti l’auto-massaggio sull’altra spalla. Ascolta il corpo. Respira.
Come ti senti ora?
Com'è il tuo umore in questo momento?
Stai meglio di prima?
Prosegui la tua giornata con la sensazione di avere le spalle libere, leggere e flessibili.
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Foto spalle per gentile concessione di Deb Kennedy su Unsplash
Foto del Maestro Zen Kodo Sawaki Roshi seduto in meditazione per gentile concessione di Wikipedia
Foto del kyōsaku per gentile concessione di Gakuro su Wikimedia Commons
Se hai qualsiasi dubbio o condizione fisica particolare rivolgiti al tuo medico prima di eseguire l’auto-massaggio.
Auto-massaggio: schiena
La schiena è l’asse portante del nostro corpo. Noi siamo responsabili della nostra schiena. Dobbiamo darle sollievo e mantenerla forte. Sempre nel rispetto del nostro corpo e delle nostre condizioni naturalmente.
Io faccio questo esercizio sul letto ogni mattina (ho un materasso memory rigido) appena mi sveglio, ma a volte mi capita di farlo anche durante il giorno, con un materassino, sdraiandomi per terra.
Alcune persone dicono che fare addominali o esercizi per la schiena a letto non va bene. Dal mio punto di vista, è meglio farli a letto piuttosto che non farli. Quando si ha una vita molto impegnata, sciogliere la schiena appena svegli è un toccasana.
Porta le ginocchia verso il petto e dondola verso destra e verso sinistra. Senti che già così inizi a massaggiare la schiena e la colonna. Respira.
Piano piano inizia a distendere le gambe quando sei sul lato in modo da ampliare il movimento.
Senti la colonna che si distende. Respira.
Senti la colonna che si svita e si massaggia.
Per approfondire lo stretching, gira la testa dalla parte opposta a quella in cui distendi le gambe.
Piega sempre le ginocchia per passare da un lato all’altro, per non creare stress nella zona lombare.
Questo è anche un massaggio per le ginocchia e per gli addominali!
Se hai qualche dolore non fare l’esercizio. Ascolta sempre il tuo corpo e le sue necessità specifiche.
Scoprirai ad un certo punto che non ci sono istruzioni rigide per l’auto-massaggio perché è il corpo a dire cosa gli serve, cosa gli piace e di cosa ha bisogno. Se tutto va bene, continua a dondolare e ad esplorare la tua schiena.
Naturalmente se sei in ufficio non puoi sdraiarti per terra. Prova questa alternativa: seduto/seduta verso la punta della tua sedia, divarica le gambe e piegati lentamente in avanti lasciandoti portare dal peso della testa. Attenzione a non cadere in avanti! Senti la colonna che si distende. Respira. Poi sollevati piano, srotolandoti vertebra dopo vertebra.
Come ti senti ora?
Com'è il tuo umore in questo momento?
Stai meglio di prima?
Prosegui la tua giornata con la sensazione di avere la schiena libera e flessibile.
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Se hai qualsiasi dubbio o condizione fisica particolare rivolgiti al tuo medico prima di eseguire l’auto-massaggio.
Auto-massaggio: piedi
I piedi. Questi grandi dimenticati. Che ci supportano e ci aiutano tutti i giorni. Sostengono il nostro peso e ci portano dove vogliamo.
Seduto/seduta per terra, piega la gamba destra verso di te e massaggia il piede destro. Nota la linea lungo l’arco plantare, dove il piede “cambia colore” fra la parte superiore e quella inferiore. Fai pressioni lungo la linea dell’arco plantare. Al centro del piede si trova il punto 1 del canale energetico del Rene, un punto molto benefico secondo la Medicina Tradizionale Cinese per ripristinare l’equilibrio psicofisico. Porta pressione su Rene 1. Sulla parte superiore del piede, segui lo spazio fra le dita. Impasta e massaggia tutto il piede. Respira.
Fermati e ascolta il piede destro. Senti differenze con il sinistro?
Questo momento di auto-ascolto è importantissimo: dovremmo sempre ascoltare il nostro corpo che ci parla. L’auto-ascolto dovrebbe diventare una routine normale e giornaliera. Se abbiamo l’abitudine e ascoltiamo il nostro corpo in maniera corretta, il corpo ci guiderà perché ha una sua saggezza.
Ripeti l’auto-massaggio sul piede sinistro. Ascolta il corpo. Respira.
Se sei in ufficio adatta l’automassaggio alla situazione. Fai quello che puoi, quando puoi.
Come ti senti ora?
Com'è il tuo umore in questo momento?
Stai meglio di prima?
Prosegui la tua giornata con la sensazione di avere piedi leggeri ma che ti sostengono fermamente e che ti sono grati per la cura che hai di loro.
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Foto piedi per gentile concessione di Min An su Pexels
Se hai qualsiasi dubbio o condizione fisica particolare rivolgiti al tuo medico prima di eseguire l’auto-massaggio.
Auto-massaggio: braccia
Le braccia e i gomiti sono fortemente coinvolti in molte delle nostre attività.
Il video mostra una semplice e breve tecnica di digitopressione per quando hai bisogno di rilassare le braccia (ad esempio, se lavori troppo a lungo al computer o hai portato qualcosa di pesante). Questa tecnica è così "discreta" che puoi eseguirla anche in ufficio, alla tua scrivania.
Fai un respiro profondo e abbracciati.
Con la mano opposta alla spalla porta pressione nella "zona della cucitura della manica della maglietta". Ascolta se c’è qualche punto che "ti chiama" e che ha piacere di ricevere pressione. Scorri lungo il braccio. Prova a sentire se anche nel gomito c'è qualche punto che gradisce ricevere una digitopressione. Scorri lungo il braccio, oltre il gomito. Sulla punta del muscolo, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, trovi il punto 10 del canale energetico dell'Intestino crasso. Premerlo e stimolarlo aiuta la distensione. Scorri ancora lungo il braccio e porta pressione su un altro punto del polso che aiuta il riequilibrio psicofisico, lungo il canale energetico del Pericardio.
Confronta il braccio su cui hai esercitato la pressione con quello su cui non hai lavorato. Noti qualche differenza? Ripeti il lavoro sull'altro braccio.
Continua la giornata con la sensazione di avere braccia leggere e flessibili.
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Foto braccia gentile concessione di Polina Tank su Pexels
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