Un po’ di tempo fa ho visitato un luogo singolare, la reggia di Caserta.

Nel giardino costruito verso la fine del 1700 in modo da sembrare una natura “disordinata ad arte”, come andava di moda a quel tempo, c’è un passaggio nascosto, un criptoportico, fatto appositamente per sembrare un’antica rovina. E’ affascinante.

Mi piace l’idea di quanto i segni del passaggio del tempo tocchino tutti, ieri come oggi. Potenti re desideravano ricordarsi che il tempo passa. Impietoso. Ma anche magnanimo.

Il passaggio è ciò che è interessante. Noi passiamo attraverso il mondo. Attraverso gli strati dell’umanità che ci ha preceduto. E che ci seguirà. E il tempo ci guarda passare…

 

Foto: Maura Garau